Sailing Stones, le pietre mobili del lago scomparso

24 Dicembre 2013

Oggi vorrei parlarvi di un fenomeno che dal 1948 lascia perplessi geologi e fisici. Questo fenomeno è chiamato in molti modi, sailing stones, sliding rocks o moving rocks e consiste nel movimento di pietre senza l'aiuto di animali o uomini che avviene a Playa Racetrack, il fondale asciutto di un antico lago, nel cuore della Death Valley in California.


Queste pietre che hanno dimensioni che variano da pochi a grammi a mezza tonnellata, iniziano il loro movimento ogni 2/3 anni e si spostano anche per 3/4 anni lasciandosi alle spalle il solco del loro percorso. Il loro movimento non ha apparentemente uno schema logico, infatti si muovono in linea retta, a zig zag o in centri concentrici. La lunghezza e la direzione dei percorsi è così variabile che alcune pietre partite contemporaneamente posso seguire percorsi diversi, intersecandosi e addirittura fare marcia in dietro verso il punto di partenza.


Molte ipotesi sono state fatte per cercare di far luce su questo strano fenomeno ma senza mai arrivare ad una conclusione.
Nel 1955 il geologo George M. Stanley disse che il vento da solo non è in grado di far muovere le pietre e ipotizzò che gli spostamenti fossero agevolati da un sottile strato di ghiaccio che a volte si forma soprattutto nel periodo invernale.
Nel '68 iniziò un monitoraggio di 30 pietre che durò 7 anni, mostrando che 28 delle 30 pietre continuarono il percorso già iniziato precedentemente e la distanza più lunga di 262 metri fu percorsa da una pietra di poco più di 6 centimetri di diametro.
Secondo la teoria più accreditata formulata da alcun fisici nel 1995, le forti tempesta invernali con venti che raggiungono anche i 145 km/h darebbero inizio al movimento delle pietre, reso scivoloso dalla pioggia e successivamente, grazie all'acqua, venti di minore intensità ne garantirebbero un movimento costante per un lungo periodo.
Naturalmente questo non spiega le direzioni differenti e il perché di alcune pietre che non accennano un movimento. Insomma un mistero davvero singolare tanto da fare ipotizzare ad alcuni scettici che sia opera di qualche burlone.
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