Più di 200mila i candidati per la colonizzazione del pianeta rosso!

25 Settembre 2013

Creare una colonia umana su Marte.
Questo è il progetto di Mars One, che a partire dal 2023 porterà, sul pianeta rosso, squadre di 4 candidati scelti tra più di 200.000 candidature arrivate da tutto il mondo. Un "concorso" partito ad aprile che si è concluso con una valanga di video candidature per la fuga dal pianeta terra. Un progetto in cui molti hanno creduto, nonostante non sia previsto un viaggio di ritorno.


Questo enorme progetto è stato realizzato da due ingegneri olandesi, Bas LansDorp, un pioniere dell'energia eolica e Arno Wielders, fisico della NASA e dell'Agenzia Spaziale Europea. I due hanno reclutato collaboratori di altissimo livello da ogni parte del mondo per far fronte all'enorme difficoltà del progetto. I costi stratosferici (solo per la prima missione occorrono 6 miliardi di dollari) verrano vinti da un sistema di finanziamento mediatico, da parte delle televisioni di vari paesi che voglio trasmettere le immagini delle vari fasi del progetto e di sponsor desiderosi di partecipare al progetto di colonizzazione del pianeta rosso. Una sorta di reality, infatti, i 40 prescelti dalla prima selezione, dovranno fare un training di 7 anni a tempo pieno per poter affrontare le difficilissime condizioni di vita che dovranno affrontare. Dovranno anche formasi in ambito scientifico per essere in grado di riparare guasti ai moduli o agli impianti di produzione di acqua e ossigeno. Curare o operare per salvare la vita di un compagno ferito.


Nel 2018 verra mandato sul pianeta un rover per scegliere il luogo più adatto dove formare l'insediamento umano e nel settembre del 2022 partirà la prima squadra di 2 uomini e 2 donne. Seguiranno squadre da 4 componenti a distanza di 2 anni.

I rischi sono tantissimi, da problemi e ritardi legati ai moduli o agli astronauti a problemi più gravi come la contaminazione, per altro molto alta, da radiazioni, ai meteoriti che hanno un maggior impatto che sul nostro pianeta. Ma i due fondatori sono fiduciosi nel progetto: "Andremo su Marte e costruiremo una nuova Terra".


Qui trovate il sito del progetto: www.mars-one.com

Fonti: www.segretiemisteri.com
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Il manoscritto di Voynich, il libro più misterioso del mondo


18 Settembre 2013

Sfuggito a tutti i tentativi di interpretazione da parte di matematici, paleografi, linguisti, botanici e crittografi, il manoscritto di Voynich continua a restare, da oltre un secolo, un enigma irrisolto.

Il manoscritto deve il suo nome a Wilfrid Voynich, un mercante di libri rari di origini polacche, che lo acquistò dal collegio gesuita di Villa Mondragone, nel 1912. All'interno del libro, Voynich, trovò una lettera di Johannes Marcus Marci, rettore dell'università di Praga non che medico reale di Rodolfo II di Boemia. Nella lettera Marci affermava che il precedente proprietario, Rodolfo II, lo aveva acquistato per 600 ducati pensando fosse un'opera di Ruggero Bacone, filosofo e alchimista inglese.

Il misterioso libro, scritto in una lingua ignota e soprattutto in un alfabeto indecifrato e unico, è piuttosto piccolo (22 cm di altezza, 16 di larghezza e 8 cm di spessore) composto di 204 pagine, con una lacuna di 14 fogli. All'interno il libro presenta numerose illustrazioni molto particolari che non fanno altro che aumentare il suo mistero. La prima parte tratta di botanica, in cui sono presenti 113 disegni di piante sconosciute. Di seguito si passa all'astronomia e all'astrologia con altri disegni che danno spazio a numerose interpretazioni. Successivamente in una parte chiamata "biologica", sono presenti figure femminili immerse in liquidi scuri e la parte di "farmacologia" con raffigurazioni di fiale, ampolle e quelle che sembrano essere erbe medicinali.


Dal suo ritrovamento molti studiosi hanno cercato di interpretare il misterioso libro, ma senza giungere a conclusione. Questo a portato molti a pensare si tratti di una bufala molto ben riuscita, visto l'interesse portato fino ai giorni nostri.
Perfino la sua datazione, tutt'oggi non confermata, è stata e rimane motivo di studio anche dopo la tecnica del carbonio-14, svolta nel febbraio del 2011, da parte di un gruppo di ricerca dell'Università dell'Arizona. Il gruppo è stato autorizzato a prelevare alcuni campioni per la datazione e a seguito dell'esame il libro risulta risalire ad un periodo compreso tra il 1404 e il 1438. Non potendo però analizzare l'inchiostro con cui il libro è strato scritto, la datazione purtroppo rimane incompleta.

Un interessante studio è stato svolto dal fisico teorico Marcello Montemurro, presso l'università di Manchester che potrebbe dar credito all'ipotesi che il manoscritto sia autentico.
Il fisico sostiene di aver scovato alcune interessanti caratteristiche grazie ad un metodo statistico di analisi computerizzata, utilizzato già in passato per ricerche in ambito linguistico. Grazie a questo studio e stato possibile riscontrare alcuni modelli ricorrenti relativi alla disposizione di quelli che sono stati riscontrati come "termini". Una struttura lessicale articolata rivelerebbe un messaggio autentico dietro alle parole del manoscritto, le quali sono, secondo lo studio, distribuite secondo dei parametri riscontrabili  anche nelle lingue più diffuse.
Nonostante lo studio matematico rimangono però molte perplessità anche perché nulla ancora è stato decifrato.


Proprio per la sua natura misteriosa, il manoscritto ha ispirato diverse opere letterarie, come per esempio nel racconto Il Ritorno dei Lloigor di Colin Wilson, viene utilizzato come elemento letterario; lo scrittore Valerio Evangelisti, nell'opera Trilogia di Nostradamus, unisce il manoscritto all'Arbor Mirabilis e ne fa un testo esoterico.
Il manoscritto di Voynich è anche protagonista del libro di Michael Cordy, Il Manoscritto di Dio, dove viene decifrato e risulta essere una mappa per il giardino dell'Eden. Viene citato anche in altri libri come La Tomba di Ghiaccio di Steve Berry e Olympos di Dan Simmons.

Che sia autentico o meno il manoscritto ha sicuramente un suo fascino e continuerà a far parlare di se per molto tempo.

Per chiudere lascio il link di un articolo trovato in rete mentre ero in cerca di informazioni riguardanti il manoscritto. L'articolo è molto interessante e ipotizza che sia stato scritto da Leonardo da Vinci in età molto giovane.

Qui trovate l'articolo originale in inglese: http://www.edithsherwood.com/voynich_decoded/index.php
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Pompeii Sustainable Preservation Project: L'idea tedesca per salvare Pompei



06 Settembre 2013

In questi anni i nostri politici non si sono preoccupati di salvaguardare il patrimonio culturale che è la città di Pompei, lasciandola al degrado, anche se sarebbero bastati piccoli tagli ai loro guadagni per intervenire.

Per fortuna c'è ancora un futuro per questa antica città.

La Fraunhofer, organizzazione tedesca che raccoglie 60 istituti di ricerca applicata e che da anni rappresenta la ricerca e l'innovazione dell'industria tedesca e l'università di Monaco, promuovono il progetto e collaboreranno attivamente con la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, con l'obbiettivo di "conservare Pompei per l'eternità".

I crolli, i continui richiami dell'UNESCO e i pochi fondi a disposizione della Soprintendenza dei Beni Archeologici sono le brutte notizie che accompagno Pompei sui giornali di tutto il mondo.
Per fortuna c'è qualcuno che, a differenza dei nostri politici, non solo se ne preoccupa, ma è pronto a spendere tempo, competenze e denaro per salvaguardarlo.

Il presidente della Fraunhofer, il Professor Klaus Sedlbauer ha parlato del progetto:
“Dobbiamo preservare e curare questo patrimonio. Non si tratta soltanto della mera conservazione dell’antico, ma anche dello sviluppo del nuovo. Il patrimonio culturale può fungere esso stesso come piccola università, se il restauro viene arricchito dalla formazione e dalla ricerca umanistica e scientifica d’eccellenza“

I lavori cominceranno nell'estate del 2014 e interesseranno 44 dei 66 ettari totali della città di Pompei.
Qui trovate il sito del progetto.

Ancora una volta non siamo stati in grado di investire e salvaguardare un Patrimonio del nostro territorio. Ennesima sconfitta per il nostro paese, ormai citata dai giornali di tutto il mondo solo per notizie sconfortanti.

Speriamo che, grazie a questa iniziativa, il nostro paese capisca che salvaguardare il nostro patrimonio culturale è un nostro dovere, prima di tutto, ma anche un bene per questo straordinario paese, ricco di storia e cultura.

Fonti: www.romanordest.com
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