Il messaggio TV dell'Alieno Vrillon



30 Agosto 2013

Tutti siamo consapevoli che la televisione sia tra i mezzi di comunicazione più potenti utilizzati sul nostro pianeta e forse non siamo gli unici a conoscere il suo potenziale.
Nel pomeriggio del 26 dicembre 1977, durante il notiziario dell'emittente inglese TV England Southern Television, un segnale pirata sconosciuto si contrappose alla normale programmazione televisiva.
Il segnale conteneva un messaggio vocale di 600 parole in lingua inglese di un essere che si faceva chiamare Vrillon, rappresentate del comando Galattico di Ashtar.

Lo strano messaggio, della durata di circa 6 minuti, fu trasmesso a 5 ripetitori che spinsero la trasmissione a raggiungere città come Andover, Newbury, London, Oxford, Reading, Southhampton e Winchester. Il messaggio fu intercettato dai tecnici della IBA (Independent Broadcasting Authority), che cercarono subito di trovare la fonte e oscurare il messaggio ma fallirono.

Nella serata dello stesso giorno la Southern Television si scusò per quello che definirono una "interruzione audio". Le autorità non scoprirono mai l'origine della trasmissione pirata e la definirono semplicemente una "trasmissione mascalzona".

Intanto il messaggio, come potete immaginare, creò un forte allarme tra la popolazione e la polizia dichiarò alla stampa che "la gente era preoccupa e spaventata". La notizia fece il giro del mondo e numerosi giornali americani riportarono la notizia appresa dai loro colleghi oltre oceano.

Il messaggio del sedicente Vrillon di Ashtar è molto attuale e, come scrisse un utente al video di youtube, "maledettamente positivo". Il messaggio invitava alla pace tra i popoli e al cambio di mentalità e mette in guarda la popolazione del mondo contro quelli che Vrillon definisce poteri oscuri.
Ecco il messaggio originale:


“Questa è la voce di Vrillon, un rappresentante del Comando Galattico di Ashtar, che vi parla. Per molti anni ci avete visto come luci nei cieli. Vi parliamo ora in pace e in saggezza, come abbiamo fatto con i vostri fratelli e sorelle, dappertutto, sul vostro pianeta Terra. Noi veniamo ad avvertirvi sul destino della vostra razza e del vostro mondo, di modo che possiate comunicare ai vostri simili il percorso che dovrete intraprendere per evitare i disastri che minacciano il vostro mondo, e gli esseri sugli altri mondi intorno a voi. Questo affinché possiate condividere il grande risveglio del pianeta che passerà nella nuova Era dell'Acquario.La nuova era può essere un grande momento di pace e sviluppo per la vostra razza, ma solo se i vostri governanti sono informati delle forze maligne che possono oscurare i loro giudizi. Resta qui ancora e ascolta, dato che questa occasione può non tornare più. Tutte le vostre armi di malvagità devono essere rimosse.Il momento dei conflitti è ora passato, e la razza della quale fate parte può procedere alle piu’ alte fasi della sua evoluzione se mostrerete di esserne degni. Avete tempo ma breve per imparare a vivere insieme nella pace e nella benevolenza. Piccoli gruppi dappertutto sul pianeta stanno imparando questo ed esistono per passare alla luce dell’alba della nuova era di tutti voi. Siete liberi di accettare o rifiutare i loro insegnamenti, ma soltanto coloro che impareranno a vivere nella pace passeranno ai più alti regni di sviluppo spirituale. Ascolta ora la voce di Vrillon, rappresentante del Comando Galattico di Ashtar che vi parla. Siate consapevoli che ci saranno molti falsi profeti e guide che operano nel vostro mondo. Succhieranno la vostra energia - l’energia che voi chiamate denaro - usandola per fini diabolici, dandovi in cambio avanzi senza valore. Il vostro Divino sé superiore vi proteggerà. Dovete imparare ad essere sensibili alla voce della Verità dentro di voi che può dirvi cos’è la verità e cos’è la confusione, il caos e la menzogna. Imparate ad ascoltare la voce della verità al vostro interno, vi guiderà sul sentiero dell’evoluzione. Questo è il nostro messaggio per i nostri cari amici. Vi abbiamo guardato crescere per molti anni, cosi come voi avete guardato le nostre luci nei cieli. Ora voi sapete che noi siamo qui, e che ci sono miriadi di esseri intorno e sulla terra più di quanti i vostri scienziati ammettano. Noi siamo profondamente interessati a voi e al vostro sentiero attraverso la luce e faremo di tutto per aiutarvi. Non abbiate paura, cercate solo di conoscervi e vivere in armonia al passo del vostro pianeta. Noi del Comando Galattico di Ashtar, vi ringraziamo per la vostra attenzione. Stiamo ora lasciando i vostri piani d’esistenza. Possiate essere Benedetti dall’amore e dalla Verità suprema dell’Universo”.
La IBA ha sempre sostenuto la tesi della bufala dichiarando che a quel tempo l'antenna televisiva UHF di Hannington era tra i pochi ripetitori a poter tramettere un segnale da un altro trasmettitore, invece che essere trasmesso via cavo. Questo avrebbe consentito a chiunque di inserirsi, anche con un segnale di potenza relativamente bassa, vicino al trasmettitore.
In seguito la Southern Television dichiarò che un mistificatore di nome Robert usò il ripetitore per tramettere il messaggio pirata. Ci vollero 26 di indagini per stabilire che il messaggio era un presunto scherzo da parte di un certo Robert Delora.

Come si può immaginare il sedicente messaggio alieno fece subito scalpore nel mondo ufologico e fu valutata la possibilità che il messaggio fosse autentico.
Dopo la pubblicazione della notizia sul quotidiano Times fu inviata una lettera al direttore che chiedeva come la IBA o chiunque altro poteva essere così sicura che si trattasse di una bufala.

Fu fatto anche notare la strana coincidenza con il segnale chiamato "WOW" rilevato il 15 agosto dello stesso anno. Un segnale radio che venne rilevato dal dottor Jerry R. Ehman mentre lavorava al progetto SETI nell'Ohio.
Il segnale proveniva fuori dal sistema solare, durò 72 secondi e non venne mai più rilevato. Ehman, stupito dall'evidente origine interstellare del segnale, lo cerchio sui suoi tabulati e scrisse a fianco il commento WOW, che diventò in seguito il nome.



CONCLUSIONI
Il messaggio misterioso è un argomento sicuramente molto affascinante e che ancora oggi lascia molti dubbi sulla sua presunta non veridicità. Quello che a noi di Mistero e Scienza lascia perplessi, e sicuramente non solo noi, è il metodo utilizzato da questi presunti Alieni per diffondere il loro messaggio. Ipotizzando che il messaggio sia autentico e che gli Alieni possiedono una tecnologia più avanzata rispetto della nostra, perché trasmetterlo solo a poche città del mondo e non alla terra intera?
Leggendo attentamente il messaggio si può anche notare che in questa parte del messaggio: 
"Succhieranno la vostra energia - l’energia che voi chiamate denaro - usandola per fini diabolici"
Il sedicente Alieno usa la parola diabolici che deriva da diavolo, che proviene dalle religioni terrestri. e quindi presumibilmente non contemplato dagli Alieni, quindi perchè usarla?
Nonostante le varie supposizione che si possono fare una cosa è certa, il messaggio è molto positivo e, seguendolo, la popolazione mondiale ne trarrebbe solo dei benefici.

Fonti: ilnavigatorecurioso.myblog.it
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Il Tesoro di Oak Island


16 Agosto 2013

Oak Island è una piccola isoletta canadese situata nella baia di Mahone, in Nova Scotia. Da più di 200 anni quest'isola è la meta preferita dai cacciatori di tesori.

La leggenda del suo favoloso tesoro nacque nel 1795 quando un adolescente di nome Daniel McGinnis (o McInnis secondo fonti differenti), girovagando per l'isola, si imbatté in una strana depressione del terreno. Sopra di essa si trovava, appesa al ramo di una grande quercia una vecchia carrucola. Incuriosito e a conoscenza delle storie di pirati e tesori nascosti che si tramandavano sull'isola, decise di andare ad avvertire due suoi amici, John Smith e Anthony Vaughan. 
I tre amici decisero di intraprendere uno scavo. Appena iniziati i lavori, poco sotto la superficie, si imbatterono in uno strato di pietre disposte in modo da coprire l'intera buca. Dopo altri 3 metri di scavo trovarono uno strato di legno di quercia e andando più in profondità ne trovarono altri due rispettivamente a 6 e a 9 metri. Non essendo in grado di scavare più in profondità dati gli scarsi attrezzi a disposizione decisero di abbandonare momentaneamente il progetto in attesa di un aiuto (secondo altre fonti i tre ragazzi continuarono per altri 4,5 metri circa dopo il primo strato di legno, arrivando ad una profondità di circa 7,5 metri prima di accantonare momentaneamente il progetto).

Otto anni dopo i tre amici vennero contattati da un ricco uomo d'affari proveniente da Onslow, Simeon Lynds, che colpito dalla loro storia decise di fondare la Onslow Company, con il solo scopo di scovare il tesoro di Oak Island. I lavori di scavo cominciarono tra il 1803 e il 1804 (fonti differenti dicono il 1810) e grazie ai mezzi della Onslow Company raggiunsero velocemente i 27 metri circa, trovando ad intervalli di 3 metri strati di legno di quercia. Oltre al legno trovarono a 12 metri uno strato di carbone, a 15 uno di argilla e a 18 uno strato di quello che identificarono come fibre di cocco. Ai 27 metri di profondità trovarono una delle scoperte più importati dall'inizio degli scavi. Una misteriosa pietra con incisi degli strani simboli apparentemente senza alcun senso.
Studi più approfonditi portarono un professore di Alifax (fonti dicono intorno al 1860) a decifrarli come un messaggio in codice che recitava: "Forty feet below two million pounds are buried" (quaranta piedi più giù sono sepolti due milioni di sterline). Dopo questa scoperta nacque la teoria che la pietra fosse un falso messo li da qualcuno che voleva incoraggiare altri investitori ad unirsi al progetto.



La pietra, nonostante non fosse stata decifrata, incoraggio gli scavi della Onslow Company che poco sotto il ritrovamento della pietra, sondando il terreno con un piede di porco, colpì qualcosa che sembrava uno scrigno. Quella sera però i lavori vennero interrotti perché si stava facendo notte.
La mattina seguente i ricercatori fecero un'amara scoperta, il pozzo (chiamato Money Pit) venne trovato quasi interamente allagato. I tentativi per cercare di svuotare il pozzo furono inutili e l'acqua non accennava a diminuire così furono costretti ad abbandonare il progetto. Qualche tempo dopo tentarono di creare un pozzo parallelo per raggiungere il tesoro ma anche questo si allagò costringendo la Onslow Company a rinunciare definitivamente anche per mancanza di fondi.

Nel 1845 un membro dello scavo originale Anthony Vaughan contribuì a formare la Truro Company per proseguire con gli scavi alla ricerca del tesoro. Gli scavi però cominciarono solo nel 1849, dopo 4 anni di preparazione. La nuova compagnia riuscì in poco tempo a raggiungere i 26 metri ma lo scavo fu nuovamente invaso dall'acqua, così la compagnia decise di utilizzare una trivella ed estrarre campioni di terreno. Ad una profondità di 30 metri la trivella attraversò una piattaforma di abete rosso, poi incontrò 10 cm di quercia e quindi 56 cm di quello che fu definito come metallo in pezzi; poi 22 cm di quercia, altri 56 cm di metallo, 10 cm di quercia e ancora una piattaforma di abete rosso. La loro conclusione fu che avevano trivellato attraverso due casse o barili contenenti monete d'oro. Nel resoconto si menziona che  l'estrazione della trivella aveva riportato alla luce 3 anelli d'oro appartenenti a quella che poteva essere una catena. Quest'ultimi però non sono mai stati ritrovati.
Durante la ricerca dei campioni estratti dalla buca, un operaio notò il caposquadra, John Pitblado, che esaminava attentamente un oggetto e se lo metteva in tasca. Lui non volle dare spiegazioni e disse che avrebbe mostrato l'oggetto a tutti solo nella prossima riunione. Ma egli sparì e non si vece più trovare.
Negli anni successivi Pitblado cerco in tutti modi di comprare la parte est di Oak Island, probabilmente nella convinzione che il tesoro fosse nascosto li, ma senza successo perché i proprietari, conoscendo la vicenda, rifiutavano qualsiasi offerta. Non si seppe mai il ritrovamento che fece il caposquadra della Truro ma questa vicenda è una di quelle che ha alimentato la caccia al tesoro fino ai giorni nostri.

Nel 1850 la Truro Company tornò all'attacco creando un pozzo adiacente al Money Pit per raggiungere il tesoro ma anche a loro, come ai loro predecessori, il pozzo si allagò. Questo avvenimento però permise ai cercatori di fare una scoperta molto interessante.
Mentre cercavano in tutti i modi di drenare il pozzo notarono per prima cosa che l'acqua era salata e per seconda che il livello dell'acqua si alzava e abbassava in base alla marea.
Con questa scoperta la squadra, dopo numerosi studi, arrivò alla conclusione che la spiaggia dello Smith's Cove era in realtà artificiale. Trovarono un sistema di 5 gallerie lungo tutta la spiaggia che si univano in un unico canale che portava l'acqua di mare dallo Smiith's Cove fino al pozzo originale. La compagnia escogitò così un sistema per bloccare il flusso dell'acqua tramite una diga, per poi chiudere i condotti che facevano allagare il pozzo. Per loro sfortuna però la diga fu distrutta da una tempesta prima della conclusione.
Una cosa molto interessante è che durante la costruzione della diga trovarono i resti di una diga precedente.
Dopo questo ennesimo insuccesso, la Truro Comany optò per un ultimo tentativo di scavare una fossa con la speranza di intercettare il canale d'acqua ma anche questo tentativo falli e portò la compagnia a chiudere definitivamente.

Un nuovo tentativo di assicurarsi il tesoro fu fatto nel 1861 dalla Oak Island Association. Essi fecero una buca a est della fossa originaria per cercare di intercettare il canale d'acqua ma scavarono fino a 36 metri senza incontrare nulla, così lo abbandonarono. Fecero un nuovo buco, questa volta a ovest ma cominciò anch'esso a riempirsi d'acqua. Durante il tentativo di prosciugarlo però il Money Pit collassò facendo precipitare il tesoro parecchi metri più sotto. Nel corso degli anni successivi diverse compagnie cercarono di risolvere il mistero del tesoro ma senza alcun successo. Fino a quando nel 1893 un uomo di nome fred blair entrò in scena con la "The Oak Island Treasure Company".

Il primo tentativo di questa nuova compagnia fu quello di studiare la "Cave-in-Pit", un pozzo che sembrava essere stato fatto dai progettisti della fossa del tesoro forse come tunnel di ventilazione per la costruzione dei canali di allagamento. Ancora una volta però l'acqua ebbe la meglio così l'abbandonarono. Negli anni successivi fecero altri pozzi ma senza risultati, finche nel 1897 decisero di liberare il Money Pit e alla profondità di circa 33 metri trovarono l'entrata del tunnel che portava l'acqua dallo Smith Cove. Bloccarono il passaggio con delle pietre ma l'acqua riuscì a crearsi un passaggio e rimpì nuovamente il pozzo. Visti gli scarsi risultati, la Treasure Company decise di eliminare il problema alla radice facendo esplodere il tunnel di allagamento direttamente dallo Smith Cove. Il tentativo fallì miseramente.

Allo stesso tempo prelevarono anche dei campioni di terreno dalla fossa del tesoro che portarono a una delle scoperte più importati mai fatte sulla piccola isola di Oak Island.
Alla profondità di circa 52 metri fu scoperta una stanza di cemento alta 210 cm con delle pareti di 18 cm. Quando fu nella stanza la trivella prima urtò del legno, poi un vuoto molto alto, per poi raggiungere uno strato di metallo soffice e infine circa un metro di pezzi di metallo. Quando la trivella fu portata in superficie attaccata alla punta trovarono un pezzo di pergamena con due lettere che sembravo "vi". Più convinta che mai della presenza di un tesoro nascosto, la Treasure Company scavò altri numerosi pozzi per raggiungere la stanza di cemento ma fallirono uno dopo l'altro.

Nel 1899 fu fatta un'altra tremenda scoperta. Dal South Shore Cove partiva un secondo tunnel di allagamento che portava l'acqua di mare, sempre tramite tunnel molti simili a quelli dello Smith Cove, al pozzo originale. Questo rafforzo ancora di più le convinzioni della compagnia ma non li porto più vicini al tesoro che cercarono di portare fino al 1936 ma senza successo.

Nel 1936 iniziarono nuove ricerche da parte di Gilbert Hadden assieme a Fred Blair. I due, oltre a sgombrare diversi pozzi ed estrarre campioni di terreno, fecero due scoperte molto interessanti lontano dal Money Pit. La prima fu un frammento di pietra misteriosa con delle iscrizioni molti simili a quella trovata a 27 metri di profondità nel pozzo originale. La seconda furono numerose travi, rinvenute allo Smith Cove, che sembravano essere state fatte dai progettisti della fossa perché tenute insieme da perni di legno e non di
metallo.

La prima metà del ventesimo secolo vide numerosi cacciatori tentare di impossessarsi del tesoro, tra questi ci fu anche il presidente degli stati uniti Flanklin Roosevelt. I seguenti cacciatori furono Erwin Hamilton nel 1938 e George Greene nel 1955 che, grazie a numerose trivellazioni, scoprirono strati di rocce, ghiaia e schegge di quercia non naturali.

Nel 1959 Bob Restall e la sua famiglia si misero alla ricerca del tesoro. Fecero una scoperta interessante sulla spiaggia dello Smith Cove, una pietra con scritto 1704. Nonostante molti ritenevano fosse un falso, Restal era convinto che si trattasse di una pietra scritta ai tempi dello scavo originale. Nel 1965, mentre Bob scavava un pozzo, si verificò una tragedia. Perse i sensi e cadde nel pozzo. Il figlio Bobbie e altri due operai cercarono di salvarlo ma anche loro furono sopraffatti da una sorta di gas, probabilmente proveniente da un generatore, caddero e annegarono.

Bob Dunfield, nel 1965, prese l'isola per continuare la ricerca. Prima tentò di bloccare il flusso dell'acqua dallo Smith Cove tramite macchinari pesanti e a quanto pare vi riuscì. Poi scavò una fossa sul lato sud dell'isola per intercettare l'altro tunnel d'acqua. Non riuscì ad individuarlo, però trovò un pozzo sconosciuto che apparentemente scendeva per circa 13,5 metri che sembrava essere stato costruito dai progettisti della fossa.
Un'altra scoperta fu una caverna sotterranea naturale, a 43 metri di profondità, di circa 12 metri di altezza che coincideva con una trivellazione fatta 1955.

Sempre nel 1965 prese in mano il progetto Daniel Blankenship, l'attuale ricercatore. Un anno dopo l'inizio delle sue ricerche scavo ancora più in profondità il pozzo trovato da Bob Dunfield, scoprendo che continuava per altri 13 metri. Trovò anche, a 18 metri, un chiodo lavorato a mano e una rondella.
Nel 1967 fu trovato un paio di forbici lavorate a mano sotto i condotti dello Smith Cove, apparentemente spalle-americane, vecchie di oltre 300 anni. In seguito fu ritrovata anche una pientra intagliata a forma di cuore. Nel 1970 si formò, per mezzo di Blankenship, la Triton Alliance, per continuare le ricerche. Mentre lavoravano ad una uova barriera trovarono dei tronchi di circa 20 metri e marchiati ogni metro con numeri romani. Grazie alla moderna datazione al radiocarbonio si stabilì che avevano circa 250 anni. Sulla spiaggia più a ovest furono trovate 2 strutture in legno con chiodi fatti a meno e fascette di metallo e sotto la spiaggia fu trovato un paio di scarpe di pelle. Dopo queste scoperte la compagnia decise di commissionare un studio geologico dell'isola da parte della Golder Associates di Toronto. Non fu mai resa pubblica la relazione dello studio dell'isola, ma subito dopo la Triton Alliance invece ancora maggior denaro nel progetto.

La scoperte più sorprendenti avvennero nel 1976 quando la Triton scavò ciò che è conosciuto come il
Borehole 10-X, un tupo di acciaio di 72 metri affondato ad una distanza di 54 metri a nord-est dalla fossa del tesoro. A 70 metri di profondità furono trovate molte cavità apparentemente artificiali. Fu calata una telecamera in una delle cavità che riportò delle immagini stupefacenti. Si vide subito una mano amputata che galleggiava nell'acqua, tre casse e numerosi attrezzi. Infine fu avvistato anche un corpo umano. Decisero così di mandare dei sommozzatori in avanscoperta ma, viste le forti correnti e la scarsi visibilità, fu impossibile avvistare qualcosa. Prima di riuscire ad esplorare tutto il tunnel crollo quasi uccidendo Blankenship che si salvò per miracolo.

Ai giorni nostri la Triton sta chiedendo un prestito al governo canadese per costruire un pozzo di cemento armato largo 21 metri e profondo 54 metri e forse grazie a questo si scoprirà finalmente il tanto agognato tesoro.


TEORIE E CONCLUSIONI

Le difficoltà incontrate nelle opere di scavo hanno ovviamente portato a pensare che un sistema così complesso di "difesa" fosse stato fatto per proteggere qualcosa di davvero prezioso. Nel corso degli anni si sono fatte strada numerose teorie sul contenuto del tesoro. La forse troppo poco fantasiosa teoria del tesoro dei pirati ha lasciato spazio a cose come i segreti del continente perduto di Atlantide, i manoscritti originali e la vera identità di Shakespeare, il tesoro della corona francese, il tesoro perduto dei Templari e addirittura il Santo Graal.

Quella dei Templari è sicuramente una tra le teorie più seguite ed i sostenitori si rifanno ad alcuni presunti fatti avvenuti prima dell'inizio degli arresti dei Templari da parte del re di Francia nel 1307. Si narra che il 12 settembre di quello stesso anno 25 navi Templari, per sfuggire alla persecuzione, partirono dal porto di La Rochelle verso un paese che li potesse ospitare. Una parte della flotta raggiunse la Scozia dove avevano ottimi rapporti con Henry St. Clair, lord di Roslin. St. Clair fece costruire la Cappela di Rosslyn dove si dice che i Templari abbiano nascosto, per un periodo, il loro favoloso tesoro. A favore di questa tesi ci sono i numerosi simboli templari presenti nella cappella. Nel 1398 però il tesoro non era più al sicuro così St. Clair decise di intraprendere un viaggio alla scoperta di nuove terre dopo la Groenlandia, dove poter nascondere il tesoro. Si dice che siano approdati in Nova Scotia dove avrebbero scavato il Money Pit per nascondere il tesoro.
Se volete approfondire questa teoria:


Oltre a tali teorie ci sono studiosi che, analizzando le prove concrete legate alla leggenda di Oak Island, asseriscono che non ci sia nessun tesoro. Uno di questi studiosi è Joe Nickell, che si occupa del mistero dal 1982 e asserisce che non esiste nessun tesoro e che le famose "gallerie artificiali" non sono altro che gallerie naturali molto comuni in formazioni geologiche come queste.
Molto altre teorie, basate su fatti certi e non, sono presenti dietro al Money Pit, quello di cui siamo certi è che la leggenda di Oak Island sia molto interessante e ricca di mistero e che farà parlare di se ancora per molto tempo.


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UFO ripreso da un aereo in decollo da Parigi


14 Agosto 2013

Un passeggero in decollo dall'aeroporto Charles de Gaulle di Parigi, mentre riprendeva la fase di decollo dell'aereo, a immortalato uno l'incredibile passaggio supersonico di un UFO discoidale.



Non si sa ancora se il video è un falso o è autentico, sta di fatto che se si escludesse il fake sarebbe uno dei più interessanti video di UFO mai registrati. Dai pochi frame a disposizione però si nota molto bene come la luce del sole sull'oggetto discoidale, presumibilmente di materiale metallico, sia coerente con l'ambiate circostante.
Vi terremo aggiornati sulla vicenda.
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Il campo magnetico del sole si sta invertendo, di nuovo


13 Agosto 2013

Ebbene si il campo magnetico del sole si sta invertendo proprio in questo momento. Secondo i dati del monitoraggio solare, la NASA afferma che ci vorranno ancora 3 o 4 mesi prima che l'inversione sia completa.
Phil Scherrer, fisico solare di Stanford, assicura che, pur trattandosi di un evento che porterà ripercussioni a catena su tutto il sistema solare, è una parte normale del ciclo solare che avviene ogni 11 anni e quindi non porterà grossi problemi al pianeta terra.

Grossi cambiamenti avverranno fuori dalla eliosfera, la regione dello spazio dominata dal campo magnetico solare, che si estende ben oltre Plutone in prossimità dello spazio interstellare.
Le conseguenze terrestri saranno al massimo qualche disturbo alle comunicazioni radio per via dei picchi di attività solare, che coincidono con l'inversione dei poli. Grazie a questi picchi potremmo osservare anche un maggior numero di aurore.

Nonostante abbia un ciclo piuttosto breve, questo evento è molto importante ed interessante per studiare la nostra stella che ha sicuramente ancora molti segreti da svelarci.


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Heracleion: La città sommersa sta tornando alla luce


11 Agosto 2013

Dopo numerosi anni di scavi finalmente le lastre giganti, le monete doro, le sculture alte 4 metri e numerosi altri reperti della città di Heracleion trovati sul fondo dell'oceano stanno tornado alla luce grazie al lavoro straordinario di molti archeologi.

Heracleion, conosciuta anche come Thonis, fu un'antica città egizia vicino ad Alessandria d'Egitto che sprofondò nelle acque del mare circa 1200 anni fa (VI o VII secolo dc). L'unica menzione a questa città fu fatta dallo storico greco Erodoto, il quale disse che Elena e Paride visitarono la città egizia prima della guerra di Troia e per questo per molto tempo fu ritenuta solo una leggenda.

Nel 2000 il ricercatore francese Franck Goddio, durante un rilevamento topografico della costa egizia, scoprì la perduta città di Heracleion. Secondo alcuni studi, eseguita dall'archeologa Elsbeth Van der Wilt, la città fu un importante porto commerciale per il mediterraneo. A sostegno di questa tesi c'è la scoperta di acumi pesi provenienti da Atene, mai ritrovati in uno scavo egizio.
Molte sono le domande che i ricercatori si fanno su come la città possa essere sprofondata così all'improvviso negli abissi. Secondo alcuni la combinazione dell'innalzamento del mare e l'erosione della roccia di cui l'isola era formata, avrebbero causato l'affondamento di questa città così ricca di storia.




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