Le misteriose teorie della Terra cava

3 Ottobre 2013

In questo articolo vorrei parlare di alcune teorie che hanno dato vita a molti romanzi di avventura e fantasia. Le teorie della terra cava sono molteplici, la prima teoria formulata fu di Edmond Halley, scopritore della cometa alla quale è stata data il suo nome. Halley, nel 1691, ipotizzo che la terra fosse cava e al suo interno conteneva altre sfere concentriche, come una specie di matrioska.
Ipotizzo questo per cercare di spiegare alcuni cambiamenti anomali riscontrati nella bussola. Infatti, secondo la teoria, le sfere avrebbero una rotazione indipendente l'una dalla altre e dalla superficie terrestre. Suggerì anche che le sfere potessero essere abitate.


Nel 1952 uscì il documentario "Land Beyond" dello scrittore L. Sprague de Camp e del divulgatore Willy Ley, dove si sostiene che Eulero avrebbe formulato anch'egli l'idea di una terra cava, ma senza strati interni, bensì al centro vi sarebbe un sole di 1000 km di diametro che illuminerebbe l'interno. Tuttavia non vi sono prove concrete sul fatto che Eulero l'abbia mai formulata e ci sono anzi prove che dico il contrario.


Nel 1818 John Cleves Symmes Jr. dichiarò che erano presenti due cavità di 2300 km di diametro, una la polo nord e una al polo sud, ipotizzando una terra cava con quattro gusci interni anch'essi con le cavità ai poli. Symmens ottenne molto rilievo e divenne uno dei più famosi assertori di questa teoria e propose  anche una spedizione al polo nord per cercare la cavità ma, nonostante i numerosi consensi, venne bloccato dal presidente statunitense  Andrew Jackson e morì poco dopo.
Nel 1964 Jules Verne pubblicò il suo secondo romanzo "Viaggio al centro della Terra", catturando e affascinando il pubblico con una storia di fantasia e avventura all'interno della terra.

Nel XX secolo la controversa teoria tornò a farsi sentire con "Phantom of the Poles" (1906), dove William Reed sosteneva la teria di una terra cava ma senza soli o sfere al suo interno, concentrandosi molto su alcune testimonianze di famosi esploratori dell'epoca.
In seguito Marshall Gardner scrisse "A jorney to the earth's interior" dove sosteneva che all'interno della terra ci fosse un sole e costruì persino un modellino brevettato della sua idea.

Negli anni '20 cominciarono le prime esplorazioni dei poli e qui comincia il mistero. Richard Bird fu, secondo le sue dichiarazioni, il primo uomo (assieme al suo copilota Floyd Bennet) a sorvolare il polo nord. In seguito però al ritrovamento del suo diario di viaggio alcuni esperti dichiararono che il capitano Bird tornò in Groenlandia quando mancavano ancora 243 km alla verticale del polo. Nel 1928 fu il primo uomo, questa volta verificato, a sorvolare il polo sud.
Secondo però alcuni sostenitori delle teorie della terra cava, il capitano Bird si spinse ben oltre il sorvolare i poli.


Negli anni '90, quasi quarant'anni dopo la sua morte, venne pubblicato il suo diario segreto dove ci sarebbe il racconto del suo viaggio nella terra interna. Nel 1947, durante una spedizione, il comandate entrò, grazie ad un tunnel presente nel polo nord, nell'interno della terra dove dei velivoli simili a dischi volanti presero il controllo del suo aereo per farlo atterrare su una delle città presenti nella terra interna.
Bird sarebbe entrato in contatto con uno di questi esseri che si consideravano "Guardiani del Pianeta", il quale gli disse che loro non approvavano il mondo in cui gli "umani" utilizzavano l'energia nucleare (probabilmente riferendosi ai casi di Hyroshima e Nagasaky). Subito dopo questo avvenimento si recò a Washington dove gli fu imposto di mantenere il segreto e non diffondere per nessun motivo le notizie.
Gli scettici però ritengono che il diario sia un falso, spiegando che nello stesso periodo della sua presunta visita nella terra interna, Bird partecipava ad un grossa spedizione navale chiamata High Jump dall'altra parte del globo. Secondo i sostenitori del viaggio di Bird questa grossa operazione militare al polo sud a cui avrebbe preso parte non sarebbe altro che la copertura che gli avrebbe permesso di andare al polo nord senza essere seguito dai media.


Quello della terra cava non è altro che un mito, perché le prove scoperte in seguito a queste teorie non fanno che dar credito alla scienza ufficiale. Anche ai giorni nostri però non mancano i sostenitori di questa fantasiosa teoria e, secondo il mio modesto parere, è bello conoscere anche questa parte di scienza non ufficiale, dove il mito cerca di abbracciare la realtà.
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